01/11/10

POTARE LE ROSE

INTRODUZIONE

La potatura delle rose è tutt'altro che una scienza esatta. Si tratta di una pratica così soggettiva che, anche tra i più appassionati e sapienti giardinieri, non mancano quelli che hanno i nervi a pezzi quando si avvicina il tempo della potatura. Altri neppure tentano di coltivare rose proprio a causa 'delle tecniche di potatura così complicate'.

Rilassatevi. Gettate alle ortiche i manuali d'istruzione e godetevi le rose. Se tra voi e le piante c'̬ intesa, "feeling", le rose stesse vi indicheranno con il loro comportamento - il linguaggio del corpo, se preferite Рquanto, e se, dobbiate intervenire. Ricordate che nel loro habitat naturale le rose selvatiche vivono e maturano e diventano molto vecchie senza mai subire potature, se non da parte di qualche affamato erbivoro. Vero anche che la maggior parte degli ibridi dei nostri odierni giardini sono ben lungi dall'essere 'selvatici', e molti e diversi sono i tipi di rose e molti e diversi sono i ruoli che devono svolgere.

Per ottenere il meglio da una compagine tanto variegata - nel senso che ogni rosaio s'inserisca armoniosamente nell'ambiente destinatogli - si ricorrerà a potature drastiche, leggere o addirittura non si poterà affatto, a seconda dei casi. Basterà usare il buon senso.

Durante il mio apprendistato mi furono insegnate le regole canoniche. Ma quanti hanno esperienza in fatto di potature sapranno bene che eseguire perfetti tagli obliqui appena sopra una gemma rivolta all'esterno, come esigono i manuali, richiede una laurea in trigonometria applicata. E se anche la vostra abilità in questo campo diventasse suprema, la rosa si farà cocciutamente beffe della vostra autorità producendo nuovi getti da nodi diversi da quelli da voi scelti. Talché, tenendo in non cale ogni pretensione di esattezza, ora poto senza farmi troppi problemi, con molta più sicurezza.

Né posso dimenticare l'orrore con cui osservavo, giovanotto ancora, il mio vicino che potava allegramente le sue molte rose con un paio di forbici tagliasiepi. Sono felice di non essere mai intervenuto, visto anche che, un anno dopo l'altro, le sue rose erano constantemente le più belle del paese…

Alcune regole d'oro

Avrete certamente capito che nella potatura delle rose 'vado a naso'. Tuttavia ci sono alcune regole d'oro. La più importante è che a tutte le nuove rose acquistate in vivaio a radici nude, sia in autunno che in primavera, devono essere accorciati gli steli a 30 cm circa. Ciò garantisce l'emissione di nuovi getti dalla base e si otterrà una pianta complessivamente più robusta: in caso contrario i nuovi getti saranno prodotti in cima e il cespuglio assomiglierà a un 'trampoliere' . Le altre regole categoriche sono:

- indossare un buon paio di guanti di cuoio del tipo a manopola

- usare solo cesoie da giardino o da potatura oliate, affilate e pulite alla perfezione

- più piccolo è il rosaio, più drastica deve essere la potatura: c'è correlazione tra il vigore e l'altezza finale della rosa, e il grado di potatura necessario per mantenerla in forma

- la potatura deve essere eseguita in febbraio o ai primi di marzo

FONTE: giardinare.it

QUANDO POTARE LE ROSE

Il periodo ideale per l'operazione di potatura varia un po’ in funzione del clima in cui ci troviamo, ma generalmente può andar bene a partire da fine autunno, verso Novembre sino a Febbraio/Marzo.Comunque ad ogni condizione climatica, deve corrispondere un adeguato periodo di intervento.

Se il clima è freddo e umido come può esserlo quello del nord Italia, la potatura della rosa va rimandata sino all’inizio della primavera, questo per evitare che l’intervento di potatura possa sottoporre la pianta al freddo molto rigido quando la ferita dovuta al taglio non è ancora ben essiccata.

Se il clima è più temperato, l’operazione di potatura è meglio anticiparla a fine autunno inizio dell’inverno, questo per evitare di dover poi potare la rosa quando questa ha già cominciato a riprendere la sua attività vegetativa dunque meglio non posticipare troppo la potatura delle rose nei climi caldi.

E’ importante non ritardare molto la potatura delle rose per non comprometterne la fioritura.Oltre alla potatura principale occorrerà tagliare i rami malati o morti (anneriti o pesantemente ingrigiti) nonché le rose sfiorite questa operazione sarà possibili eseguirla in qualsiasi periodo dell’anno.

Prima di iniziare l’operazione di potatura
è opportuno analizzare la pianta o meglio l’insieme dei rami, stabilendo a priori i rami che si intende tagliare, facendo in modo che risulti una certa armonia tra quelli che si decide di lasciare e che gli stessi non si intralcino a vicenda durante la crescita.
Per quanto riguarda le tecniche di potatura, possiamo dire che vale la regola generale e comune per le piante da fiori da giardino: i fusti vecchi e malati vanno eliminati dalla base, tenendo presente che quanto più in basso si interviene, tanto più forti e robusti saranno i nuovi rami.

Passando alla fase operativa, sicuramente vanno eliminati dalla base i rami morti, mentre bisogna evitare di tagliare i rami giovani più in salute e che possibilmente crescono in una direzione opposta al tronco.
Esistono alcune varietà di rosa (Rose Botaniche Antiche, e alcune Rose moderne), che fioriscono su rami di due anni precedente, è dunque importante, prima di tagliare, sapere quale tipo di rosa stiamo per potare, per evitare di tagliare rami con gemme nuove che produrranno i fiori.

Il taglio nella potatura delle rose

Il taglio dei rametti deve essere sempre netto, come prima cosa accertarsi dunque che le forbici usate per potare siano ben affilate, si devono evitare tagli irregolari o peggio “sfilacciati “ poiché potrebbero veicolare malattie o indurre essiccamento del ramo reciso.Per avere forbici da potatura efficienti controllare il filo di taglio ed eventualmente affilarlo con una mola.

Rosai a cespuglio

Piante giovani
Tutte le rose piantate nel periodo invernale si devono potare all'inizio della primavera. Le rose piantate invece in primavera si potano quando si mettono a dimora (v. fig. 1). Si tagliano tutti i rami danneggiati e quelli che crescono verso l'interno in modo da formare una specie di scodella (v. fig. 2). Potare sempre in corrispondenza delle gemme rivolte verso l'esterno. Si lasciano circa 3-4 gemme.

Fig. 5 - Giovane ibrido di Tea.

Fig. 5 - Giovane ibrido di Tea.
Una volta messo a dimora deve essere
potato lasciando due o tre gemme.


Piante adulte
Si potano al massimo i rosai sviluppati poco o male, in modo da farli irrobustire. Con una potatura leggera, infatti, i rami deboli tendono ad allungarsi ancora, indebolendosi ulteriormente. Si potano invece moderatamente quelli vigorosi, in modo che possano sfogare la loro esuberanza nella vegetazione e nella fioritura. Una potatura eccessiva di questi rami, infatti, farebbe crescere un sacco di polloni che toglierebbero linfa ai rami destinati alla fioritura. Eliminare poi tutti i polloni che si sono sviluppati durante l'inverno. Tagliare tutti i rami secchi o danneggiati e quelli vecchi. Come regola generale, devono essere lasciate tre-quattro gemme sui rami più deboli e cinque-sei gemme sui rami più robusti. Potare sempre in corrispondenza delle gemme rivolte verso l'esterno.

Fig. 6 - Potare sempre in corrispondenza

Fig. 6 - Potare sempre in corrispondenza
delle gemme che crescono verso l'esterno.
Tagliare tutti i rami danneggiati
e quelli che crescono verso l'interno
in modo da formare una sorta di scodella



Rosai ad alberello


Piante giovani e adulte

Le rose ad alberello si potano come i rosai a cespuglio. Tenere comunque presente le caratteristiche delle varietà coltivate.

Rosai rampicanti


Piante giovani
Le rose rampicanti devono essere potate lasciando i rami più robusti (si lasciano cinque o sei gemme) e tagliando i rami più deboli.
Fig. 8 - Rosa rampicante giovane. Deve essere potata
Fig. 8 - Rosa rampicante giovane. Deve essere potataasportando
o tagliando vigorosamente i rami più deboli, mentre quelli
più forti vengono accorciati

Piante adulte
Come già detto, devono essere generlamente potate in estate, dopo la fioritura. Si tagliano i vecchi rami che hanno fiorito più di una volta. I rami di un anno devono essere accorciati a due-tre gemme. Tagliare in ogni caso tutti i rametti secondari. Eliminare i fiori appassiti e la vegetazione che fosse nata dalle radici della pianta innestata.


Fig. 7 - Rosa rampicante adulta.

Fig. 7 - Rosa rampicante adulta.
I rami secondari devono essere tutti potati.
Lasciare solo i rami dell'anno più
vigorosi e promettenti..

OCCHIO ALLE VARIETA'

Moderni ibridi di tè, piccole floribunde e rose patio

Il vecchio adagio secondo il quale 'la miglior persona per potare le tue rose è il tuo peggior nemico' vale solo se applicato a queste classi di rose. Tutto sommato queste rose vengono coltivate in gruppi o in aiole e devono avere un aspetto curato e ordinato. Vanno ridotti di circa due terzi i rami emessi durante l'estate. E per evitare un congestionamento, specialmente al centro del cespuglio, eliminare completamente i rami vecchi e sottili.

Rose arbustive moderne e grandi floribunde

Queste rose stanno acquistando popolarità. La potatura dipende dal ruolo che devono svolgere in giardino. In un disegno formale, sarà preferibile eseguire ogni anno una potatura drastica e regolare, come per il gruppo precedente. In un disegno meno formale, si può lasciare che queste rose sviluppino una personalità più rilassata, eseguendo giusto una leggera potatura di ringiovanimento. Questo lo si ottiene eliminando il legno vecchio in eccesso e riducendo i getti esterni più sgraziati.

Ibridi Perpetui, damascene Portland e borboniane

Sono tutti rosai arbustivi rifiorenti che, se lasciati troppo a lungo senza essere potati, possono diventare piuttosto legnosi e spogli alla base e portare a uno scadimento nella qualità della fioritura. Quel che gli serve è una giudiziosa potatura. Ciò significa l'eliminazione annuale dei rami più vecchi e sottili e una riduzione dal 25% al 50% dei getti più giovani.

Vecchie Tea e rose cinesi

In Gran Bretagna queste bellissime e vecchie rose non hanno mai le magnifiche proporzioni che raggiungono in climi più miti. Per dare il meglio di sé hanno bisogno di maggiori attenzioni e più amorevoli cure, il che vuol dire tenerle in forma usando le cesoie al minimo.

Galliche, damascene e centifolie

Quantunque non sia pratica comune, non v'è dubbio che potando queste vecchie rose non rifiorenti immediatamente dopo la fioritura si abbiano risultati migliori, poiché le mette in grado di produrre rami da fiore per l'anno seguente, e ciò le mantiene anche relativamente compatte. Io preferisco però che questi arbusti abbiano un aspetto rilassato e informale: a questo scopo basta eliminare i fiori appassiti ogni anno, subito dopo la fioritura.

Climber e rambler

I primi di solito fioriscono sui rami nuovi dell'anno, i secondi sui rami dell'anno precedente. I climber hanno una crescita vigorosa, rigida e verticale. Hanno la tendenza a diventare legnosi e a spogliarsi alla base, mentre la fioritura si concentrerà tutta nella parte superiore, indipendentemente dalla struttura di supporto. Una potatura darà buoni risultati solo se prima si saranno guidati i nuovi getti orientandoli in tutte le direzioni possibili, meglio se orizzontali. Ciò incoraggia la produzione di fiori a tutti i livelli. Per il fissaggio ai supporti usate legacci morbidi o fili di plastica, mai fili metallici che, a mano a mano che il ramo s'ingrossa, penetrano nel tessuto vegetale. Eliminate annualmente il legno più vecchio non produttivo e riducete del 95% la lunghezza dei getti non legati, formando così degli speroni: ciò stimolerà la proliferazione dei fiori.

I rambler sono molto più flessibili dei climber e, per natura, meno eretti nel portamento. Alleggeriteli annualmente, eliminando il legno vecchio. Per favorire la crescita dei nuovi rami, che fioriranno l'anno seguente, è meglio potarli il prima possibile dopo la fioritura, riducendo la lunghezza dei getti che portano i fiori appassiti.

Rose botaniche, sia arbustive che sarmentose

Queste producono ogni autunno bacche (cinòrrodi) ornamentali, così è preferibile non toccarle, a parte qualche occasionale intervento di potatura per rimuovere legno vecchio e improduttivo. Date le considerevoli dimensioni delle specie botaniche sarmentose e dei loro ibridi, è meglio che se la sbrighino da sé. Quando diventassero troppo ingombranti e sgraziate, non esitate a potarle: tollereranno qualsiasi intervento riteniate oppurtuno per frenare la loro eccessiva esuberanza.